Il circo dell’impossibile- romanzo sul circo di Mosca

Cari lettori, sono lieta di annunciarvi la (auto) pubblicazione del mio nuovo romanzo, “Il circo dell’impossibile”.

Lo potete acquistare su Amazon o su Ilmiolibro, nel formato che preferite:

-in versione cartacea al modico prezzo di 9,90 euro, qui: http://www.ereticaedizioni.it/?product=valentina-moretti-il-circo-dellimpossibile

-in versione e-book, all’ancor più modico prezzo di 2,99 euro, qui: http://www.amazon.it/gp/product/B019HQNJTG?keywords=Il+circo+dell&qid=1450435297&ref_=sr_1_5&sr=8-5

-oppure qui, in carta o ebookhttp://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/267846/il-circo-dellimpossibile/

GRAZIE PER IL VOSTRO SUPPORTO! Le vostre recensioni sono preziose per me!

Il progetto mi rispecchia anche nella copertina, che raffigura un mio dipinto intitolato “Gli amanti”.

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“Il circo dell’impossibile” è un romanzo ambientato al circo di Mosca, tratto da una raccolta di racconti che scrissi circa 5 anni fa. Non mi so spiegare perché abbia visto la luce così tardivamente- lo ritengo tra i meno criticabili che abbia scritto. Sono molto legata a questo romanzo perché contiene la versione estesa di un mio racconto, “La donna cannone”, che fu premiato nel 2013 al concorso della rivista “Gente” e molto apprezzato in generale. Se non avessi ricevuto quel premio, forse non avrei continuato a scrivere.

  • Com’è il romanzo? E’un insieme di storie nella storia, parla di un lungo viaggio, della Russia, della passione per le sfide impossibili, di un mondo onirico e strampalato di circensi moscoviti. Lo stile è  sobrio, garbato e un po’ retrò. E’rivolto a tutti coloro che amano distaccarsi dalla realtà leggendo storie passionali e che sono incuriositi dal mondo russo. Soprattutto nelle prime pagine si può notare una ricercatezza stilistica che sfiora il lezioso (un esperimento mio, goffo tentativo di rifarmi a Nabokov e il suo “l’Incantatore”, piccolo romanzo che mi lasciò incantata).
  • L’anno scorso “Il circo dell’impossibile” ha partecipato al concorso “Io scrittore” di Mauri Spagnol, ricevendo pareri complessivamente molto positivi dai lettori casuali, il che mi ha ulteriormente dato fiducia nel suo potenziale valore.
  • è molto diverso da quello d’esordio, “Polvere nel ventricolo destro” (anche se più o meno ad esso contemporaneo) e anche dal romanzo giovanile autopubblicato su Amazon “P.U.B.-Parole in un boccale”.

 

Non ho ancora capito se mi appartenga di più uno stile dissacrante o classico, tematiche esistenziali o thriller-fantascientifiche. Per questo sarei molto curiosa di un vostro parere su “Il circo dell’impossibile”, di cui potrete trovare una breve descrizione della trama qui sotto. Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno leggerlo! Ogni vostra recensione sarebbe cosa estremamente gradita. 

  • TRAMA: il romanzo si apre con l’immagine di Volodya il lanciatore di coltelli, entrando subito nel vivo della sua storia e della sua travolgente passione per Anastasya, una giovane ragazza del circo. La voce narrante è quella di Konstantin Sokolov, un affermato scrittore russo in viaggio in macchina attraverso la Siberia. Attraverso i ricordi di Konstantin il lettore ripercorrerà, lungo le tappe del suo viaggio, la sua indimenticabile esperienza di lavoro al circo di Mosca, seppur solo come addetto alle pulizie, avvenuta molti anni prima. Scoprirà così le avventure dei personaggi grotteschi, caratteristici, ai limiti del surreale che Konstantin ebbe modo di conoscere: la storia densa di passione e terrore di Ilya il domatore di leoni, innamorato di una prostituta di nome Ljubov’; la commovente vicenda della donna cannone, Ulyana, violoncellista innamorata di un giovane e bellissimo acrobata; infine, la mirabolante sfida di Taras il prestigiatore, scoprendo perché le sue vicende si siano intrecciate a quelle dello stesso Konstantin, e di conseguenza il motivo del suo viaggio attraverso la Siberia e il senso dell’intero romanzo.

Ogni vicenda è intrecciata alle altre e narrata secondo una struttura a ventaglio: le storie si aprono, si dispiegano, poi s’interrompono e vengono riprese più volte lungo la narrazione, fino a giungere al loro termine che coincide con un rivelamento di senso. Ogni storia è legata dal fil rouge degli amori impossibili, del desiderio prometeico di sfidare se stessi e il mondo. E’ questo il circo dell’impossibile, un circo(lo) vizioso e irresistibile in cui forse tutti siamo prigionieri, quello che dà senso alla vita e che spinge inesorabilmente a lottare, rischiare, andare oltre i propri limiti sino al punto in cui ciò che si rischia è la propria fine, o forse un nuovo inizio.

  • Com’è davvero il circo di Mosca? 

Lo spettacolo dura 3 ore, alla fermata Universitet, a Mosca, e non è affatto deludente. Grandi professionisti, acrobati, addestratori di animali si succedono sul palco dimostrando una professionalità paragonabile a quella del più famoso Cirque du Soleil e una ricercatezza anche nella scelta dei costumi, dei numeri, degli scenari. Per questo il circo di Mosca è considerato il migliore forse del mondo, e la suggestione dei suoi artisti, della loro vita malinconica e fuori dagli schemi, è davvero di ispirazione. Qui potrete trovare un approfondimento al riguardo: http://nsmatrioske.altervista.org/wp-admin/post.php?post=30&action=edit