Un piccolo diario fotografico in chiave ironica su Astana, Kazakistan. Fotografie di personaggi bizzarri, periferie, ruvidi locali, usi e costumi ben poco sobri, insomma tutto ciò che non potete perdervi se avete la fortuna di capitare in un posto del genere.
Si può dire qualunque cosa al riguardo, e raramente sarà positiva, ma da quello stile kitsch e velato di immancabile tristezza dei paesi dell’ex Unione Sovietica non ci si riesce a distaccare, perché in fondo è quello che ci piace, quello che cerchiamo. Perché in nessun altro posto del mondo potremo trovare qualcosa di simile. W l’ex URSS. Sempre!
- Guarda anche il mini video tour ad Astana!
Degrado kazako/1– le tanto amate e sempre linde macchine sovietiche
Degrado kazako/2– l’ameno pub irlandese “Albion”, quanto di più lontano da un pub irlandese si sia mai visto
Degrado kazako/3– l’irripetibile emozione di incontrare l’uomo cartonato della telefonia in carne ed ossa
Degrado kazkako/4– il prestigio degli studi notarili
Degrado kazako/5– un po’ la foto (poco trash) che tutti sogniamo di fare
Degrado kazako/6– l’ambiente sobrio delle discoteche nei seminterrati
Degrado kazako/7– soggetti dotati di innegabile stile
Degrado kazako/8– la ridente periferia di Astana
Degrado kazako/9– sordide notti al Fusion
Degrado kazako/10– la lussuosa eleganza del roof bar in cima al Baiterek e il gelato CCCP. Per gente con estrema mentalità.
Degrado kazako/11: sobri abiti da sposa, culi e altre amenità. Tutto al bazar.
Degrado kazako/11– il momento dombra (l’immancabile acquisto dello strumento musicale tradizionale in una boutique locale)
Degrado kazako/13– l’unico momento in cui ho corso in vita mia, assediata da libellule giganti e mantidi religiose (sono in quantità maggiore degli abitanti)
Degrado kazako/14– il tuo confortevole ufficio con attrezzatura tecnica, tra cui l’indispensabile acchiappamosche. “It’s a zoo” (cit.)
Degrado kazako/15– e fattela una cena nella jurta indossando abiti tradizionali passati per altri 500 corpi sudati prima di te! (i volti dei soggetti sono stati censurati per motivi di decoro)