Mi affascina tutto ciò che è connesso con la Russia perché la cultura e la lingua russa racchiudono misteri e punti di vista sulla realtà di straordinaria profondità e sensibilità. Cerco di penetrare, da straniera, da fuggiasca, da avventuriera, all’interno dello spirito russo, passando per quella superficie dall’involucro bizzarro e fiabesco rappresentata dalle chiese ortodosse, dalle matrioske e da tutti quei simboli stereotipati che richiamano l’idea di Russia per il turista. Perché è proprio partendo dalla superficie che si può raggiungere l’interno, proprio come con le “matrioshki”.
LE MIGLIORI CITAZIONI:
-L’uomo non cerca tanto Dio, quanto il miracolo (F. M. Dostoevskij)
-Bisogna essere uomini veramente grandi per poter resistere anche al buonsenso
-Se Dio ha trovato necessario offrire una ricompensa per l’amore, vuol dire che il nostro Dio è immorale (F. Dostoevskij)
-Lo capisci che all’uomo, oltre la felicità, è necessaria in misura esattamente uguale l’infelicità? (F. Dostoevskij)
-Ah, che perdita ridicola! Nella vita ce ne sono molte. Mi vergognavo di credere in Dio, ora m’è amaro non credervi (S. Esenin)
-Niente è eterno, ad eccezione delle tare (V. V. Erofeev)
-Non c’è al mondo gioia più splendente, che la tristezza! (M. Voloshin)
-Che scherzo difficile è la vita, se ce ne si occupa seriamente! (D. A. Granin)
-Non c’è maggiore astuzia che mostrare il proprio volto, perché nessuno ci crede (F.M. Dostoevskij)
-La depravazione volgare è onnivora; quella raffinata presuppone l’appagamento (V. Nabokov)