Il mio canale YouTube: prime impressioni

A circa un anno dall’apertura del mio canale YouTube (Valentina Moretti, Non solo matrioske) https://www.youtube.com/channel/UCnwirF9e2snS6r0itG_YClA?view_as=subscriber, vorrei fare qualche considerazione di questa esperienza.

Nei primi mesi, la pubblicazione di brevi lezioni di russo, descrizioni di dipinti russi o di altri aspetti culturali della Russia rivolti agli italiani ha avuto un tiepido riscontro, ma sempre estremamente mirato e positivo. Il video di maggior successo si è rivelato quello, girato in qualche minuto e senza un intento preciso, in cui ho imitato diversi accenti in russo, italiano e inglese. I video con un elemento comico, per farla breve, risultano generalmente quelli più visualizzati e apprezzati.

La svolta però è arrivata quando, per ampliare il mio pubblico, ho provato a pubblicare un paio di video “al contrario”: video in lingua russa, rivolti ai russi, in cui, banalmente, ho raccontato chi fossi, come avessi deciso di imparare il russo e via dicendo. Nel giro di pochi giorni, quei video hanno avuto migliaia di visualizzazioni e il canale è arrivato in un paio di mesi ad avere più di 5000 iscritti. Il popolo russo si è inaspettatamente rivelato molto attivo su YouTube e molto interessato ai brevi racconti di una straniera che studia la sua lingua. Questo fatto, in realtà, è solo apparentemente sorprendente: ho più volte avuto la sensazione che i russi, in generale, siano molto curiosi riguardo l’Italia e molto affascinati dagli stranieri che si cimentano nello studio della loro lingua, e il mio canale ne è stata una piccola conferma. Ho trovato un pubblico prevalentemente composto da uomini (il web è quel luogo dove qualunque donna di aspetto mediamente gradevole diviene un oggetto di desiderio) e una grande varietà di commenti, anche molto dettagliati e interessanti. C’è chi si prende la briga di correggere qualche mio refuso od errore, chi ci tiene a spiegarmi una serie di curiosità della cultura russa, chi mi racconta dei suoi viaggi in Italia, chi ama discutere di letteratura o musica, chi mi chiede informazioni sull’Italia (quanto il latino sia simile all’italiano, se nella lingua italiana ci siano i casi, se l’etrusco sia una lingua morta insegnata a scuola, consigli su film o libri italiani…). Ho ricevuto commenti di supporto e solidarietà per il difficile momento del coronavirus che stiamo affrontando e ho notato ammirazione e simpatia dei russi verso l’Italia. In generale, i commenti sono tutti molto piacevoli e positivi, ho riscontrato pochi insulti (che ad ogni modo YouTube rimuove automaticamente). Ho ricevuto però tante “accuse” (insinuazioni) di aver creato un personaggio fasullo: di essere una russa (o di origine russa) che finge di essere italiana parlando un russo non perfetto apposta per acchiappare iscritti. La cosa mi ha fatto, da un lato, estremo piacere, poiché una delle basi su cui si fondano le insinuazioni è quella che io parli russo senza accento e quasi perfettamente; d’altra parte, però, essere definiti falsi e manipolatori, leggere continue insinuazioni sulla propria provenienza (totalmente campate per aria e anche dettagliate: si è ipotizzato che io abbia genitori moldavi venuti a vivere in Italia, che io sia stata adottata da piccola dall’Ucraina o dalla Bielorussia, che io venga da Ryazan- dove non sono mai stata- e così via!!!), può essere vagamente irritante.

Cosa non è piaciuto? Ho notato che ai russi non sono piaciute alcune cose che ho detto. In primo luogo, ci sono differenze culturali riguardo al senso dell’umorismo. Lo humour russo è peculiare, non sempre immediato da cogliere, e d’altra parte i russi non apprezzano o non colgono lo humour italiano, particolarmente pungente, criticone, colorito, pieno di parolacce. Sono stati definiti “volgari” degli scherzi che ho raccontato, basati su equivoci linguistici triviali con l’uso di parolacce del tipo “merda”, in generale c’è un senso di serietà e rispetto maggiore e le parolacce dette in modo scherzoso non sono apprezzate- per di più se dette da una donna. Non sono stati apprezzati (e neppure capiti) video ironici in cui mettevo in evidenza alcuni aspetti della Russia che a un italiano alle prime armi possono sembrare buffi o strani inizialmente: in generale, ho avuto l’impressione che i russi si prendano molto sul serio, soprattutto per quel che riguarda il loro Paese, la loro cultura e storia. Si sa, sono molto patriottici. Ci sono inoltre alcuni argomenti tabù che sconsiglio vivamente di toccare con il popolo russo: in primo luogo, quello dei gay, della tolleranza in generale verso la diversità. I russi sono generalmente tradizionalisti e conservatori e questo tipo di argomenti non sono graditi e vengono liquidati con durezza e chiusura. Ho persino ricevuto una minaccia di morte, soltanto per aver menzionato e simpatizzato verso l’argomento dei gay.

Gli italiani hanno commentato e partecipato molto di meno, ma con più ironia e meno critiche e insulti: nessuno se l’è mai presa per qualcosa che io abbia detto, non ho avuto- finora- alcun hater italiano. L’unica, vera hater che ho avuto è stata una donna di nazionalità russa (che mi ha diffamato pubblicamente e stalkerato di commenti e insulti ogni mio video). L’unica, vera minaccia (di morte, come dicevo prima) è arrivata invece da un uomo di nazionalità russa fanatico religioso, estremamente turbato dal tema dei gay.

Va detto che gli iscritti italiani al mio canale sono nettamente meno di quelli russi in termini quantitativi, quindi il campione analizzato potrebbe essere influenzato o poco attendibile per via di questo fatto. Va inoltre detto che trarre conclusioni a partire da questi pochi dati sarebbe affrettato e che i video in cui mi sono veramente messa in gioco erano video in russo, rivolti ai russi.

Sicuramente, nel mare dei riscontri e dei messaggi, pubblici o privati, che ho ricevuto, quello che mi ha colpito di più è stato quello di una persona russa che mi ha chiesto supporto per effettuare una donazione agli ospedali italiani per la lotta contro il coronavirus. In un web costellato di haters, di superficialità, di critiche non costruttive e opinioni non richieste e non fondate, ricevere un messaggio così può veramente cambiarti la giornata. Forse l’umanità non è così nefanda come crediamo, forse i social network non sono solo uno strumento di sfogo e invettiva che tira fuori il peggio di ognuno di noi: in mezzo ai granelli di sabbia, ogni tanto, si può trovare una pagliuzza d’oro, e anche solo per questo vale la pena di utilizzarli.

Iscrivetevi al mio canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCnwirF9e2snS6r0itG_YClA?view_as=subscriber, presto pubblicherò nuovi video. Cari amici russi, grazie della vostra partecipazione e del vostro interesse! Cari amici italiani, non mi sono dimenticata di voi: i video in russo che pubblicherò d’ora in avanti avranno i sottotitoli in italiano e pubblicherò presto anche nuovi video in lingua italiana. Un saluto e un ringraziamento a tutti!